Gli impianti, nel territorio dove si coltiva il pistacchio di Raffadali, sono prevalentemente di tipo artificiale; per questo motivo la pianta è coltivata sia nei terreni ricchi e fertili, che in quelli marginali e meno ospitali. Grazie a questa secolare attività, l’agricoltore, ha saputo cogliere le caratteristiche e le condizioni ottimali dell’ambiente, ha acquisito una capacità professionale unica, ha creato una ricchezza ed un paesaggio unici al mondo.
La sapienza dell’uomo nel coltivare e curare i pistacchieti nel rispetto delle tradizioni e culture locali e la salubrità dell’ambiente contribuiscono armonicamente a fornire a questo prodotto qualità uniche.
La raccolta manuale, a partire dalla seconda decade di Agosto, la smallatura delicata, la successiva stagionatura al sole ne caratterizzano il forte legame con i ritmi lenti e rispettosi della natura, dell’ambiente e delle tradizioni.